martedì 11 marzo 2008

IL SOLITO SESSO


in fin dei conti non è stato poi tanto male sanremo!


Ciao, sono quello che hai incontrato alla festa, 
ti ho chiamata solo per sentirti e basta… 
si, lo so, è passata appena un’ora, ma ascolta: 
c’è che la tua voce, chissà come, mi manca. 
Se in quello che hai detto ci credevi davvero, 
vorrei tanto che lo ripetessi di nuovo… 
dicono che gli occhi fanno un uomo sincero, 
allora stai zitta, non parlarmi nemmeno. 
Posso rivederti già stasera? 
Ma tu non pensare male adesso: 
ancora il solito sesso! 
Perché, sai, non capita poi tanto spesso 
che il cuore mi rimbalzi così forte addosso, 
ed ho l’età che tutto sembra meno importante, 
ma tu mi piaci troppo e il resto conta niente. 
Dillo al tuo compagno che ci ha visti stanotte: 
se vuole può venire qui a riempirmi di botte! 
Però sono sicuro che saranno carezze, 
se per avere te un pochino almeno servisse. 
Posso rivederti già stasera? 
Ma tu non pensare male adesso: 
ancora il solito sesso! 
Chiuderò la curva dell’arcobaleno 
per immaginarlo come la tua corona, 
e con la riga dell’orizzonte in cielo 
ci farò un bracciale di regina… 
ma se solo potessi un giorno 
vendere il mondo intero 
in cambio del tuo amore vero! 
Sai, qualcosa tipo “cielo in una stanza” 
è quello che ho provato prima in tua 
presenza… 
dicono che gli angeli amano in silenzio, 
ed io nel tuo mi sono disperatamente perso. 
Sento che respiri forte in questa cornetta… 
maledetta, mi separa dalla tua bocca! 
Posso rivederti già stasera? 
Ma tu non pensare male adesso: 
ancora il solito sesso! 
Correrò veloce contro le valanghe 
per poi regalarti la fiamma del vulcano, 
respirerò dove l’abisso discende 
e avrai tutte le piogge nella tua mano… 
ma se solo potessi un giorno 
vendere il mondo intero 
in cambio del tuo amore vero! 
Posso rivederti questa sera? 
Ma tu non pensare male adesso: 
ancora il solito sesso! 
Ora ti saluto, è tardi, vado a letto… 
Quello che dovevo dirti, io te l’ho detto

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